LA LUNGA VITA DELLE TARTARUGHE E I PINGUINI “PARLANTI”

Roma, 2 agosto 2022.  Le tartarughe nascondono il segreto dell’elisir di lunga vita e i pinguini parlano quasi come gli esseri umani.

Zoomarine contribuisce a due importanti ricerche scientifiche internazionali su tartarughe - pubblicata dalla prestigiosa rivista americana Science – e pinguini – condotta dall’Università di Torino.

La prima è uno studio su tartarughe e testuggini che rivoluziona le teorie evolutive sull'invecchiamento. In una nuova analisi pubblicata sulla rivista Science, i ricercatori hanno utilizzato i dati forniti da Zoomarine, in collaborazione con altri zoo e acquari, per esaminare 52 specie di tartarughe e testuggini.

I dati registrati nel Species360 Zoological Information Management System (ZIMS) da Zoomarine e altri Zoo europei e americani hanno permesso ai ricercatori di scoprire che, a differenza degli esseri umani e di altre specie, tartarughe e testuggini sfidano le teorie evolutive comuni e possono ridurre il tasso di invecchiamento in risposta ai miglioramenti delle condizioni ambientali.

Le teorie evolutive dell'invecchiamento predicono che tutti gli organismi viventi si indeboliscono e si deteriorano con l'età (un processo noto come senescenza) - e alla fine muoiono. Ora, utilizzando i dati acquisiti da Zoomarine e altri giardini zoologici, i ricercatori della Species360 Conservation Science Alliance e dell'Università della Danimarca meridionale mostrano che alcune specie animali, come tartarughe e testuggini, possono presentare una senescenza più lenta o addirittura assente quando le loro condizioni di vita migliorano.

Su 52 specie di tartarughe e testuggini, il 75% mostra una senescenza estremamente lenta, mentre l'80% ha una senescenza più lenta rispetto agli esseri umani moderni.

"Troviamo che alcune di queste specie possono ridurre il loro tasso di invecchiamento in risposta al miglioramento delle condizioni di vita presenti negli zoo e negli acquari, rispetto agli esemplari in Natura," ha detto il co-autore dello studio, Prof. Dalia Conde, Direttore Scientifico di Species360 Conservation Science Alliance. "Inoltre, le moderne istituzioni zoologiche svolgono un ruolo importante nella conservazione, nell'educazione e nella ricerca, e questo studio mostra l'immenso valore degli zoo e degli acquari che tengono registri per il progresso della scienza."

"Come parte dell’impegno per la conservazione e il benessere degli animali, la nostra organizzazione registra i dati degli animali nella nostra collezione per garantire che tutte le specie siano ben curate e possano contribuire alla gestione e alla conservazione delle popolazioni selvatiche – commenta il direttore generale di Zoomarine Alex Mata - Siamo orgogliosi che i dati che abbiamo raccolto e curato sulle tartarughe e le testuggini nella nostra collezione abbiano contribuito a questo studio, e aiutato i ricercatori a capire meglio l'invecchiamento in queste specie".


Zoomarine è membro di Species360, un'organizzazione senza scopo di lucro che gestisce i Sistemi di Gestione delle Informazioni Zoologiche (ZIMS), il più grande database sulla fauna selvatica sotto le cure umane. Nell'ambito dell'impegno di Zoomarine per la conservazione e il mantenimento di elevati standard di benessere degli animali, utilizza ZIMS per tenere registri dettagliati delle sue collezioni di animali. E in qualità di detentore di tartarughe e testuggini il Giardino Zoologico ha attivamente raccolto e condiviso dati in ZIMS su queste specie che ha direttamente contribuito a questo studio.

Le tartarughe continuano a crescere dopo la maturità sessuale, alcune teorie evolutive prevedono che la senescenza appaia dopo la maturità sessuale come un compromesso tra l'energia che un individuo investe nel riparare i danni nelle sue cellule e tessuti e l'energia che investe nella riproduzione, quindi i suoi geni vengono trasmessi alle generazioni successive. Questo compromesso implica, tra le altre cose, che, dopo aver raggiunto la maturità sessuale, gli individui smettono di crescere e iniziano a sperimentare la senescenza, un graduale deterioramento delle funzioni corporee con l'età.

Le teorie prevedono che tali compromessi siano inevitabili, e quindi la senescenza è inevitabile. Infatti, questa previsione è stata confermata per diverse specie, in particolare mammiferi e uccelli.

Tuttavia, gli organismi che continuano a crescere dopo la maturità sessuale, quali le tartarughe e le testuggini, sembra abbiano il potenziale di continuare a investire nella riparazione dei danni cellulari e così sono pensati per essere candidati ideali per la riduzione e perfino per evitare gli effetti nocivi dell’invecchiamento.

L'articolo è disponibile al seguente link: https://www.science.org/doi/10.1126/science.abl7811.

 

La seconda ricerca riguarda i pinguini, è stata realizzata dagli esperti del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino ed è stata pubblicata sulla rivista Proceedings of the Royal Society B.

Tutti i dati sono stati raccolti sulla colonia di pinguini ospitati a Zoomarine e in altri due Zoo italiani. La ricerca ha analizzato in che modo i pinguini africani sono in grado di modificare le loro vocalizzazioni nel tempo e in funzione delle loro interazioni sociali. Una modulazione vocale paragonabile a quella del linguaggio umano e utile a comprenderne in maniera significativa la sua evoluzione.

 

Sono state studiate le caratteristiche acustiche delle vocalizzazioni di diverse colonie di pinguino africano, una specie filogeneticamente distante da tutte quelle che sono state precedentemente identificate come capaci di apprendimento vocale. In particolare, vengono messe a confronto le caratteristiche acustiche delle vocalizzazioni di diversi pinguini con vari gradi di interazione sociale: stessa colonia o colonia diversa; stessa colonia a distanza di tre anni; partner contro non partner.


I risultati dimostrano che più i pinguini ascoltano le vocalizzazioni dei membri di un dato gruppo sociale, più le loro vocalizzazioni diventano simili, nel tempo, a quelle ascoltate. Questo fenomeno è ancora più marcato tra i partner di una coppia. Complessivamente, i risultati suggeriscono che i pinguini sono capaci di convergenza acustica, e che la plasticità vocale nel regno animale è forse più diffusa rispetto a quanto precedentemente ipotizzato.

 

“Ci siamo chiesti - dichiara Luigi Baciadonna, ricercatore del DBIOS UniTo e primo autore della ricerca - fino a che punto le vocalizzazioni dei pinguini siano flessibili e rispondenti all'ambiente sociale. Utilizzando un'analisi delle componenti principali, abbiamo ridotto 14 parametri vocali dei richiami di contatto dei pinguini a 4, ciascuno dei quali comprende parametri altamente correlati e che possono essere classificati come frequenza fondamentale, frequenza delle formanti, modulazione della frequenza, tasso di modulazione dell'ampiezza e durata. Dopodiché, abbiamo confrontato le differenze tra questi parametri individui con diversi gradi di interazioni sociali: stessa colonia con stessa colonia rispetto a colonie diverse, stessa colonia per 3 anni e partner rispetto a non partner”.

 

Le analisi indicano che più i pinguini sperimentano i richiami degli altri, più i loro richiami diventano simili nel tempo, dimostrando che la convergenza vocale richiede un lungo periodo di tempo e una relativa stabilità nell'appartenenza alla colonia, e che il legame sociale unico dei partner può influenzare la convergenza vocale in modo diverso rispetto ai non partner. I risultati suggeriscono che questa forma implicita di plasticità vocale è forse molto più diffusa in tutto il regno animale di quanto si pensasse e potrebbe essere una capacità fondamentale della vocalizzazione dei vertebrati.

 

“Queste ricerche, molto difficili e costose in natura, possono invece essere costantemente portate avanti in ambiente controllato in modo totalmente non invasivo per gli animaliconclude il Direttore generale di Zoomarine Alex Mata -. Portando un veloce e consistente incremento delle conoscenze scientifiche su specie a rischio di estinzione, il ruolo dei Giardini Zoologici risulta così fondamentale per la conservazione della natura e dei suoi abitanti”.

 

Situato a Torvaianica, alle porte di Roma, con i suoi 40 ettari di verde, acqua e attrazioni, Zoomarine è stata la prima struttura nel nostro Paese a ricevere il riconoscimento di Giardino Zoologico. E proprio dall’inestimabile patrimonio di specie animali che riparte anche quest’anno l’attività del Parco, con 10 sessioni di dimostrazioni educative con delfini, pappagalli, lemuri, pinguini, testuggini giganti, fenicotteri e tanti altri animali.

 

Il Parco ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali che ne attestano gli elevati standard di conservazione e salvaguardia del benessere animale (tra i tanti un autorevole primato, unico Parco in Italia e secondo in Europa a ricevere la prestigiosa certificazione dellaAmerican Humane”) ed è membro certificato delle più importanti associazioni mondiali del settore, l’AMMPA (Alliance of marine mammal parks e aquariums), l’EAAM (European association for aquatic mammals) e l’EAZA (European Association of Zoos and Aquaria).

Ha ottenuto riconoscimenti importanti da TripAdvisor, Parksmania, Le Fonti Award.

 

Sviluppa il proprio impegno a favore della ricerca e della salvaguardia dell’ecosistema marino grazie ad una proficua collaborazione con 15 Università italiane e straniere attive in progetti rivolti al benessere e alla tutela degli animali e alla sensibilizzazione del pubblico sul tema della salvaguardia ambientale.